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Quiui non era Bradamante allhora
C hauer Iblea gouerno del paeſe,
Che ſé vi foſſe, a far ſeco dimora
Gli hauria sforzati con parlar corteſe.
Sceſer nel lito, e la medeſima hora
Da i quattro cauallier congedo preſe
Marphiſa, e da la donna del Sehiaggio
E piglio alla ventura il ſuo viaggio.
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Dicendo che lodeuole non era
Ch’ andaſſer tanti cauallieri inſieme
Ch gli Storni e i Colobi vano in ſchiera
I Daini e i Cerui e ogn’ animai che teme
Ma l’audace Falcon l’Aquila altiera,
Che ne l’aiuto altrui non metton ſpeme
Orſi, Tygri, Leon, ſoli ne vanno
Che di piú ſorza alcu timor non hanno
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Neſſun de glialtri ſu di quel penſiero
Si ch’a lei ſola tocco a far partita:
Per mezo i boſchi, e per ſtrano ſentiero
Dunqs ella ſé n’ andò ſola e romita,
Griphone il biáco, & Aquilante il nero
Pigliar con glialtri duo la via piú trita,
E giunſero a vn cartello il di ſeguente
Doue albergati fur corteſemente.
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Corteſemente dico in apparenza
Ma toſto vi ſentir contrario effetto:
Che’l Signor del cartel, beniuolenza
Fingendo e corteſia, lor de ricetto:
E poi la notte che ſicuri ſenza
Timor dormian, gli ſé pigliar nel letto:
Ne prima li laſcio, che d’ offeruare
Vna coſtuma ria: li ſé giurare.
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Ma vo ſeguir la bellicoſa donna
Prima Signor, che di coſtor piú dica,
Paſſo Druenza il Rodano e la Sonna
E venne a pie d’una montagna aprica,
Quiui lungo vn torrente, in negra gOna
Vide venire vna femina antica:
Che ſtalica e laſſa era di lunga via
Ma via piti afflitta di malenconia.
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Queſta e la vecchia che ſolea ſeruire
A i malandrin nel cauernoſo monte.
La doue alta giuſtitia ſé venire
E dar lor morte il Paladino Cote:
La vecchia che timore ha di morire
Per le cagion che poi vi faran conte,
Giá molti di va per via oſcura e foſca
Fuggendo ritrouar chi la conoſca.
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Quiui d’eſtrano cauallier ſembianza
L’hebbe Marphiſa all’habito e all’arnefe
E per ciò non ſuggi coni’ hauea vſanza
Fuggir da glialtri ch’eran del paeſe:
Anzi con ſicurezza e con baldanza
Si fermo al guado, e di lontan l’attefe
Al guado del torrente oue trouolla,
La vecchia le vſci incontra e ſalutolla.
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Poi la prego che ſeco oltr’a quell’acqj
Ne l’altra ripa in groppa la portaſſe,
Marphiſa che gentil ſu da che nacque
Di la dal liumicel ſeco la traſſe,
E portarla anch’ un pezzo non le ſpiacqj
Fin ch’a miglior camin la ritomaſſe,
Fuor d’ú gra fango, e al ſin di ql ſentiero
Si videro all’incontro vn caualliero.