Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/367

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 [48]
Coſi diceua Malagigi, e meſie
     Deſire a caualier d’hauer contezza
     Del nome d’alcunaltro ch’ucciderle
     L’infernal beſtia: vccider glialtri auezza
     Quiui vn Bernardo tra primi ſi leſſe
     Ch Merlin molto nel ſuo ſcritto appzza
     Fia nota per coſtui, dicea Bibiena
     Quanto Fiorenza ſua vicina: e Siena.

 [49]
Non mette piede inanzi iui perſona
     A Siſmondo, a Giouáni, a Ludouico
     Vn Gonzaga, vn Saluiati, vn d’Aragona
     Ciaſcuno al brutto Moſtro aſpro nimico,
     Ve Fraceſco Gonzaga, ne abandona
     Le ſue veſtigie il figlio Federico,
     Et ha il cognato, e il genero vicino
     Quel di Ferrara, e quel Duca d’Vrbino.

 [50]
De l’un di queſti il figlio Guidobaldo
     No vuol che’l padre o ch’altri adietro il metta
     Co Othobo dal Fliſco Sinibaldo
     Caccia la ſera, e van di pari in fretta,
     Luigi da Gazolo il ferro caldo
     Fatto nel collo le ha d’una ſaetta:
     Che con l’arco gli die Phebo: qn ancho
     Marte la ſpada ſua gli meſſe al ſianco.


 [51]
Duo Herculi: duo Hippolyti da Eſte:
     Vn’ altro Hercule, vn’altro Hippolyto ancho,
     Da GOzaga, de Medici, le peſte
     Seguo del Moſtro e l’ha cacciado ſtaco.
     Ne Giuliano al fígliuol: ne par che reſte
     Ferrante al ſratel dietro, ne che manco
     Andrea Doria ſia pronto, ne che laſſi
     Fraceſco Sforza ch’iui huomo lo paſſi.

 [52]
Del generoſo illuſtre e chiaro fangaie
     D’ Aualo: vi ſon dui e’ han per inſegna
     Lo ſcoglio, ch dal capo a ipiedi d’Angue
     Par che l’empio Tipheo ſotto ſi tegna.
     No e di queſti duo per fare eſangue
     L’horribil Moſtro, che piú inázi veglia,
     l’uno Fraceſco di Peſcara inflitto,
     l’altro Alfofo del Vaſto a i piedi ha ſcritto

 [53]
Ma conſaluo Ferrante, oue ho laſciato
     L'Hiſpano honor? ch’intato pregio v’era
     Che ſu da Malagigi ſi lodato
     Che pochi il pareggiar di qlla ſchiera,
     Guglielmo ſi vedea di Monferrato
     Fra quei che morto hauea la brutta ſera
     Et eran pochi verſo gl’inſiniti
     Ch’ella v’ hauea chi morti e chi feriti.

 [54]
In giuochi honeſti e parlamenti lieti
     Dopo mangiar ſpeſero il caldo giorno,
     Corcati ſu Sniſſimi tapeti
     Tra gli arbuſcelli ond’ era il riuo adorno
     Malagigi e Viuian, perche quieti
     Piú foſſer glialtri, tenean l’arme intorno
     Quando vna donna ſenza compagnia
     Vider, che verſo lor ratto venia.

 [55]
Queſta era qlla Hippalca a cui ſu tolto
     Frontino il bon deſtrier da Rodomonte
     l’hauea il di inanzi ella ſeguito molto
     Pregadolo hora, hora dicendogli onte,
     Ma non giouado, hauea il camin riuolto
     Per ritrouar Ruggiero, in Agriſmonte
     Tra via le ſu (no ſo giá come) detto
     Che quiui il troueria con Ricciardetto.