Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/494

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Lungo il fiume le belle e pellegrine
     Giouani vanno a gran giornate inſieme,
     Tanto che veggono Arli, e le vicine
     Riue odon riſonar del mar che ſreme,
     Bradamante ſi ferma alle confine
     Quaſi de Borghi, & alle ſbarre eſtreme,
     Per dare a Fiordiligi atto interuallo
     Che códurre a Ruggier poſſa il cauallo.

 [63]
Vien Fiordiligi, & entra nel raſtrello
     Nel ponte, e nella porta, e ſeco prende,
     Chi le fa compagnia fin’ all’hoſtello
     Oue habita Ruggiero, e quiui ſcende,
     E fecondo il mandato, al Damigello
     Fa l’ibaſciata, e il buon Frontin gli rède:
     Indi va che riſpoſta non aſpetta
     Ad eſequire il ſuo biſogno in fretta.

 [64]
Ruggier riman cofuſo e in penſier grade
     E non fa ritrouar capo ne via
     Di ſaper chi lo sfide, e chi gli mande
     A dire oltraggio e a fargli corteſia,
     Che coſtui ſenza fede lo domande
     O poſſa domandar huomo che ſia
     Non fa veder, neimaginare, e prima
     Ch’ogn’ altro ſia che Bradamante iſtima.
 [65]
Che foſſe Rodomonte, era piú preſto
     Ad hauer, che foſſe altri, opinione,
     E perche anchor da lui debba vdir qſto
     Penſa, ne imaginar può la cagione,
     Fuor che con lui, non fa di tutto’l reſto
     Del mondo, con chi lite habbia e tezone
     In tanto la Dòzella di Dordona
     Chiede battaglia e ſorte il corno ſuona.

 [66]
Vien la nuoua a Marſilio e ad Agramate
     Ch’un cauallier di ſuor chiede battaglia,
     A caſo Serpentin loro era auante
     Et impetro di veſtir piaſtra e maglia,
     E promeſſe pigliar queſto arrogante:
     Il popul venne fopra la muraglia,
     Ne fanciullo reſto ne reſto veglio
     Che non foſſe a veder chi feſſe meglio.

 [67]
Con ricca fopraueſta e bello arneſe
     Serpentin da la Stella in gioſtra venne,
     Al primo ſcontro in terra ſi diſtefe,
     Il deſtrier hauer parue a ſuggir penne,
     Dietro gli corſe la Dona corteſe
     E per la briglia al Saracin lo tenne,
     E diſſe, mòta e fa che’l tuo Signore
     Mi mandi un cauallier di te migliore.

 [68]
Il Re African ch’era con gra famiglia
     Sopra le mura alla gioſtra vicino,
     Del corteſe atto assai ſi marauiglia
     Ch’ uſato ha la Donzella a Serpentino,
     Di ragion può pigliarlo, e non lo piglia
     Diceua, vdendo il popul Saracino,
     Serpentin giunge, e come ella comanda
     Vn miglior da ſua parte al Re domanda.

 [69]
Grandonio di Volterna ſuribondo,
     Il piú ſuperbo cauallier di Spagna,
     Pregando fece ſi, che ſu il fecondo,
     Et vſci con minaccie alla campagna:
     Tua corteſia nulla ti vaglia al mondo:
     Che quando da me vinto tu rimagna
     Al mio Signor menar preſo ti voglio
     Ma qui morrai, s’io poſſo come ſoglio.