Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/644

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 [76]
Con eccellete e ſingulare ornato
     La notte inanzi hauea Melitta Maga
     Il maritale albergo apparecchiato:
     Di ch’era ſtata giá gran tèpo vaga:
     Giá molto tèpo inanzi deſiato
     Queſta copula hauea qlla preſaga,
     De l’auuenir pfaga ſapea quanta
     Bòtade vſcir douea da la lor pianta.

 [77]
Poſto hauea il genial letto fecondo
     In mezo vn padiglione ampio e capace:
     Il piú ricco il piú ornato il piú giocondo
     Che giá mai foſſe o p guerra o per pace
     O prima o dopo teſo in tutto’l mondo:
     E tolto ella l’hauea dal lito Thrace
     l’hauea di fopra a Coſtantin leuato
     Ch’a diporto fu’l mar s’era attendato.

 [78]
Meliſſa di conſenſo di Leone,
     O piú toſto per dargli marauiglia
     E moſtrargli de l’arte paragone
     Ch’ai gra vermo Ifernal mette la briglia:
     E che di lui come a lei par diſpone
     E de la a Dio nimica empia famiglia:
     Fé da Coſtantinopoli a Parigi
     Portare il padiglion da i meſſi ſtygi.

 [79]
Di fopra a Coſtantin c’hauea l’Impero
     Di Grecia: lo leuo da mezo giorno,
     Con le corde, e col fuſto, e con l’intero
     Guernimèto, e’ hauea dètro e d’ intorno
     Lo ſé portar p l’aria, e di Ruggiero
     Quiui lo fece alloggiamelo adorno,
     Poi ſinite le nozze, ancho tornollo
     Miraculofamente onde leuollo.

 [80]
Eran de glianni appreſſo che duomilia
     Che ſu quel ricco padiglion trapunto,
     Vna Donzella de la terra d’ Ilia
     C’hauea il furor prophetico congiunto,
     Con ſtudio di gran tèpo e con vigilia
     Lo fece di ſuo man di tutto punto,
     Caſſandra ſu nomata, & al fratello
     Inclyto Hettor fece vn bel don di qllo.

 [81]
Il piú corteſe cauallier che mai
     Douea del ceppo vſcir del ſuo germao,
     Ben che ſapea da la radice assai
     Che quel per molti rami era lontano,
     Ritratto hauea ne i bei ricami gai
     D’ oro e di varia ſeta di ſua mano,
     l’hebbe métre ch viſſe Hettorre in pgio
     Per chi lo fece: e pel lauoro egregio.

 [82]
Ma poi ch’a tradimento hebbe la morte
     E fu’l popul Troian da Greci afflitto,
     Che Simon falſo aperſe lor le porte
     E peggio ſeguito che non e ſcritto,
     Menelao hebbe il padiglione in ſorte
     Colquale a capitar venne in Egytto:
     Oue al Re Proteo lo laſcio: ſé volſe
     La moglie hauer che ql Tyran gli tolſe.

 [83]
Helena nominata era colei
     Per cui lo padiglione a Proteo diede,
     Che poi ſucceſſe in man de Ptolomei
     Tato che Cleopatra ne ſu herede,
     Da le genti d’ Agrippa tolto a lei
     Nel mar Leucadio ſu con altre prede,
     In man d’Auguſto e di Tyberio venne
     E in Roma fin’ a Coſtantin ſi tenne.