Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/130

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D'ARISTOFANE. 65
Xanthia
E non di gratia fammi venire qualche fachino, il quale venga ad agiutarmi.
Dionisio
Se non ne trovo?
Xanthia
Satisfarò io poi.
Dionisio
Tu dici bene. ecco che sono quì de gli huomini che portano un morto. ò huomo morto, ò morto, voi tu portare qualche uno de vasetti miei à l'inferno?
Morto
Quanti? e quali sono?
Dionisio
Questi?
Morto
Pagherai due drachme.
Dionisio
Ferai manco.
Morto
Fate voi dunque la via.
Dionisio
Aspetta che s'accordaremo.
Morto
Se non metti fuora due drachme, non ne parlar più.
Dionisio
Piglia nove oboli.
Morto
Un'altra volta tornerò vivo.
Xanthia
Quanto si tien savio sto disgraziato. non piagnerà dunque? anderò io.
Dionisio
Sei da ben, e generoso.
Xanthia
Entramo in barca.
Charonte
O op, para via.
Dionisio
Che cosa è questa?
Xanthia
E una palude per Giove.
Dionisio
E quella che gli ha detto. e vegio il navigio.
Xanthia
Sì per Nettuno, e questo è Charonte.
Dionisio
Dio te salvi Charon, à dio, bon giorno.
Charonte
Chi è ripossato da i mali e da le molestie? chi è