Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/241

Da Wikisource.

l'acarne

circa la pace?

Pre.
Questi sono legati regij.
Di.
Di qual rè? però che mi doglio pè legati, pauoni, & tali superbie.
Pre.
Taci.
Di.
O dio, ò habito Ecbatano.
Leg.
Ne ha mandato noi a’l gran rè portandoli per mercede due dragme a’l giorno, sendone Euthimene il signore, e commandandocelo.
Di.
Oimé, due dragme?
Leg.
Certamente eramo conturbati per i Caistri campi, havendo fallita la via, collegati ne cocchij, e sendo sbigottiti.
Di.
Et io ne stava beniβimo, giacendo sopra una stuora in difensione.
Leg.
Poi alogiati, bevevamo vino dolce à non più posso con tazze di vetro, & d’oro.
Di.
O sassosa citade sentitu il bertegiar de legati?
Pre.
I Barbari pensano essere huomini soli quelli, che molto possono mangiare & bevere;
Di.
Et noi adolteri, & cinedi.
Leg.
Quatro anni fa, che veneβimo ne la corte regia, &

egli andò a’l cacatoio per pigliare l’essercito, & ricagò per otto mesi ne gli aurei monti.

Di.
In quanto tempo poi si chiude il culo?
Leg.
In un plenilunio. poi andò a casa, et poi ne diede alogiamento, e ne metteva inanti bovi integri tolti da’l forno.

Di.