Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/277

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Di. Hor che dici 6 dei come e da ridere queila pre’ gbiera de la ninfa, de la quale efa mi prega , cbe uorria gouernare le pudende parte de’l fiofo fuo, porta qua la pace, che ne uoglio dar a lei fola: perche c donna,en5 e degna di guerra:tien foito la piadena dötta. Sai in cbe guifa quefto fi Dirallo a la , quando i foldati fono numex rati,che di none ells unga 11 membro de l’huomo fuo. Porta uia la pace , porta it boccale , cb’io metta dentro i1 uino da facrificare. Co. Certaniè-te coftui tenendo graui le fitpercilia,ah frettafi per annociarne qualcbe cop graue. No. 0 fatiche,6 guerre,6 Laniacbi. La. Chi baste ei le pone armate di ferroe No. I foldati cötnandano,cbe boggi preflamente le fa cii aguati, fe piglij gli abnetti e le celate:c7 cbe s’o/Jerui lo impetuofo ne le incur fioni,imperoche lotto li facrificii one un certo to ha auifito, che i latroni Seotii ne uogliono a/ Pharr. La. 0 foldati piu cbe buomini da bene. Di. Non fono quefte cofe alpre e graui no mi a lex cito inanglare 6 effircito bellicofo Lamacaico. La. 0 mifero,bertegitu me? Di. V uoi to cabattere c5Gerigeche ha quattro trild La. 0;me,onne,the auifb me ha data ilprecone Di. oime,oime,cbequello che occorfofn5cialomi quaicbe cola? No. DiCeOpal. Di.