Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/481

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LE CONGREGANTI
Huo.
Interviene qualche male?
Pra.
Sì per i dei. e come m’abbattei, andai, e ella mi pregò che mi ha lasciata, che con ogni modo, con ogni arte gli volesse andare.
Huo.
Poi perche non gli sei andata con la tua propria veste? che mi spoglij me, e te ne vai lasciandomi come morto, non coronandoti, ne pigliando il lecito?
Pra.
Faceva gran freddo. r io fiacca e debile, mi ho messa questa, à ciò che mi potessi riscaldare, r te ho lasciato giacer ne’l letto, e ne’l caldo ò marito mio.
Huo.
Questi calciamenti Laconici sono venuti con teco, e il bastone perche l’hai portato?
Pra.
A ciò che non rompess’io la veste, l’ho legata su imitando te, strepito facendo con i piedi, e battendo le pietre con il bastone.
Huo.
Sai dunque perdere la misura de i formenti, la quale era honesto, che io la pigliassi da’l concilio?
Pra.
Non te ne curar, ella ha partorito un bel puttino maschio.
Huo.
Il concilio?
Pra.
Per Giove io te l’ho detto, io son andata, e cosi è nato.
Huo.
Per Giove. non sai quello che heri ti dissi?
Pra.
Me l’haveva dimenticato, adesso m’aricordo bene.
Huo.
Non sai quel ch’è apparso?