Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/561

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Calonica
Veramente è una poca cosa questo ch'hai gettato fuori.
Lisistrata
Così poca, di modo che é salvezza à tutte le donne di Grecia.
Calonica
A le donne? che di poco n'è andato via.
Lisistrata
E sono in noi traffichi de la cità, ò che non sono piu ne anche ne i Peloponesij.
Calonica
Benissimo per Giove, che non siano dunque più.
Lisistrata
E che tutti quelli de la Beozia sono morti.
Calonica
Non tutti già, ma tuogli fuora le anguille.
Lisistrata
D'Atene poi non baiarò niuna cosa tale, ma sotto intendimi tu, ma se le donne sono qua tutte convenute, e quelle di Beozia, e quelle di Peloponeso, noi anchora communemente servaremo la Grecia.
Calonica
Mò che cosa prudente ò notabile sarebono le donne? che seguiamo colorate, che portiamo le vesti crocee, et ornate benissimo e cunicule, e le calzette, e belletti, e le tralucenti vestuzzuole.
Lisistrata
Queste sono ben quelle cose che spero che hanno à servar la Grecia, crocee vestazzuole, et bussolini, e calzette.
Calonica
A che modo mai?
Lisistrata
Che niuno di quelli huomini che hora sono a'l mondo, contra di se istessi iscambievolmente pigli la lancia.
Calonica
Io tingerò dunque, per le dee, la veste crocea.
Lisistrata
Ne che pigli il scudo.