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- goder de la nostra gioventù, sole dormiamo per le ispedizion de la guerra, poi lasciate star il nostro travaglio: De le donzelle poi che s'invecchiano ne le camere me ne doglio.
- Preside
- Non s'invecchiano anchor gli huomini?
- Lisistrata
- Non per Giove, ma non hai detto una si fatta cosa. Perche se vien uno ben che sia canuto, incontanente hà tolto per moglie una giovanetta donzella. E de la femina breve è 'l tempo, e se non si piglia la occasione, non vi è niuno che la voglia per moglie, et ella aspettando consuma 'l suo fior de la giovanezza.
- Preside
- Ma qual è quello che hà possanza d'incitar Venere?
- Un'altra donna
- Tu poi che hai imparato qualcbe cosa, non finisci il corso de'l viver tuo? egli è tempo, compra il manico. Et io à man à mano impasto una fugazza co'l miele. Piglia questo, e sia incoronato. E ricevi questo da me, e recati questa corona. Di ch'hai bisogno? che desideri? vien ne la nave, Charonte ti chiama, e tu lo vieti partirsi.
- Preside
- Poi non è cosa molesta ch'io patisca questo? sì per Giove, ma andarò à farmi veder palesamente à i presidi de'l senato, à che modo io stò.
- Coro de gli huomini vecchii
- Non piu bisogna dormire chiunque è libero, ma instiamo ò huomini à questo travagliamento. Per ciò che queste cose a me paiono sentir piu assai e magiori affanni, e