Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/29

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CAPITOLO PRIMO.

La Compagnia brusca.

In quegli anni di quiete torbida e desolata che succedette ai disastrosi tentativi d’indipendenza che furono oppressi a Custoza e a Novara, quindi a Venezia ed a Roma, c’era a Milano una certa compagnia di giovani tra i 20 e i 30 anni, la quale nel quartiere dove teneva la sua principal residenza era chiamata — quasi per antonomasia — la Compagnia brusca, e con questo qualificativo stava registrata perfino nel libraccio nero di chi sapeva o avrebbe dovuto saper tutto.

Erano sette — numero mistico; numero cabalistico! — erano sette; ma ad un’occasione potevano passar benissimo per ventiquattro: seduti a cena, per esempio, o in un coro, o in una rissa... La loro sede ufficiale e pubblica era dal tabaccaio sull’angolo d’una contrada centrale. Fuori di là neppur