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EPILOGO.
Dal 6 febbraio 1853 sono passati più di due anni.
Siamo in estate del 1855; l’anno del cholera, e della guerra di Crimea.
È un magnifico mattino di agosto. Il sole da qualche ora uscito di dietro alle vette dei monti di Val-Travaglia, che sovrastano a Porto ed a Luino, diffuso con luce spanta e vaporosa sulla vasta superficie del Verbano, va suscitando innumerevoli punti luminosi sul tremulo cristallo delle acque, che sembrano palpitare innamorate sotto il suo raggio. I primi soffi d’un leggero tramontano lo increspano minutamente e fanno alzar qua e là le vele ai naviganti. Sul battello a vapore il S. Carlo, che salpato poco prima da Magadino, solca il lago