Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/64

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iscoprire se gli suggerisse veramente di prender moglie.

Il nipote rispose che gli pareva sarebbe stato un peccato il lasciar spegnere il nome dei Firmiani; a cui il vecchio aveva soggiunto:

— Oh! l’Europa non si metterà in rivoluzione neppure per questo!

Il conte Lorenzo era uno di quegli uomini che si compiacciono di sconcertare qualunque testa che non sia della loro levatura.

Quella risposta tolse la parola al povero nipote...

Ma il buon vecchio proseguì:

— Nondimeno se hai voglia di pigliarla non sarò io certo quello che te ne dissuaderà.

— E chi mi direbbe ella di scegliere, caro nonno? — continuava Girolamino coll’intenzione di fargli piacere.

— Ah! Sta a vedere adesso che un vecchio decrepito condurrà un giovine di 24 anni a cercarsi l’amorosa e la sposa! Ho da sentirne ancora? Non troppo bella, non troppo giovine, non troppo ricca,... ecco tutto. Vado io forse nel mondo per scegliertela fuori del mazzo?

Girolamino per quel giorno s’accontentò della lezione.

Ma uscendo di casa Firmiani mormorava:

— Benedett’uomo che non si sa mai da che parte pigliarlo!

È inutile dire che all’epoca in cui era accaduto questo dialogo — come adesso e come sempre — le fanciulle da marito abbondavano a Milano.