Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/66

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suadersi di essersi maritata a quattordici anni... non un mese di più!

Rughe sul suo viso non ne apparivano ancora, se togli le tre leggerissime sulla fronte e sui polsi, quelle che come ognun sa arrivano innanzi a tutte, e segnano alla donna il fatale momento in cui bisogna mettere il cuore in pace e rinunciare a nuove conquiste. Se non che nella Firmiani tutto appariva al contrario. Non c’era un solo nastro in lei che non gridasse: amatemi — non un gesto che non tradisse l’erotica pretesa.

Vestirsi bene, adornarsi, usare insomma di tutti i mezzi che la toeletta e la quarta pagina dei giornali offrono alla donna, è, più che un diritto, un dovere; giacchè io son d’avviso che primo e stretto obbligo della donna sia quello di piacere.

Ma quando una donna ha toccato quell’età in cui il voler piacere a ogni costo può diventare una cosa molto ridicola; quando una donna fu già madre di un figlio che vivo avrebbe avuto quell’età in cui si destano i primi amorosi desiderii — questa donna, questa madre, per quanto senta nel segreto del suo cuore una voce che la chiama ancora ai palpiti d’un tempo, — deve rassegnarsi e chiudere per sempre il libro dell’amore.


Cristina, come vedemmo, era seduta accanto a Noemi; la quale approfittando d’un momento in cui nessuno l’osservava, giacchè i tre uomini aveano riavviata tra loro la discussione politica, si curvò presso l’orecchio della cugina e le disse in fretta: