Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/86

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Emilio la rendeva pazza. Ma egli aveva fatto un cenno per trattenerla, e la sventurata si era seduta di nuovo.

Però, come se quel tentativo di rivolta avesse inviperito il mal genio nell’anima del giovine egli aveva continuato peggio di prima.

È impossibile immaginarsi ciò che soffrì Noemi, per conservare l’ultima apparenza di dignità, quella apparenza che una donna non deve mai perdere a costo di morire sul colpo di amore e di angoscia.

La fu una scena di collera... di cui Emilio avrebbe saputo, ma non le avrebbe potuto forse, dir la ragione.

Noemi era uscita di là dicendo queste parole:

— Che Dio ti perdoni il male che mi fai... Cercherò di dimenticarti.