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ROSE E SPINE NEL BALLO 101

se ne andò tutto disteso in terra traendosi dietro la regal ballerina. E s'immagini se la COrte ne rise e ne chiacchierò! Certo, l'augusta avrebbe dato le Indie per quel pattone!...

Bene a ragion cantava una Piccolomini, gentildonna e poetessa senese:

La danza che del piede i moti addita
Che nuovi vezzi d'insegnar ha cura,
Tanto conviene nell'età fiorita
Quanto disdice nell'età matura;
Chè, quel che è grazie in giovinetto viso
In aspetto viril provoca il riso.

Volete voi, dalla storia, una prova manifesta della buffa e umiliante figura di un uomo grave che balla?


É noto come Richelieu, il cardinal duca, nei primordi della sua potenza, assediasse di una corte spietata Anna d'Austria. Era un flirt: la bella sovrana con regal civetteria teneva a bocca dolce il vagheggino facendo sempre sperare e non mai concedendo, o concedendosi soltanto in qualche compimento, in qualche sorriso, in qualche baciamano. Ma perchè l'altro incalzavala troppo, e perchè ella si annoiava di quella insistenza, si accordò con due dame per ministrargli una buona doccia d'acqua fredda.

A certe fervide e solide proteste del Cardinale, una sera, ella, dicendo di non far contro delle facili parole, gli chiese una prova suprema:

— Consentireste — disse — se tale fosse il mio capriccio, a danzare una Sarabanda qui al mio cospetto, travestito da giullare spagnuolo, s'intende?

Il Richelieu, già forsennato dall'amore, inebriato dalla familiarità del capriccio, accettò, promise. Difatti, nella sera e all'ora stabilita, scortato da una violinista, entrò nel gabinetto della Regina mentre madame de Chevreuse e un'altra confidente si nascondevano dietro un paravento.

La Regina porse la mano al bacio consueto del Cardinale, e con un sorriso lo interrogò se egli veniva per mantener la promessa. Allora, gettando via il mantello, il reggitore della Francia apparve nei colori smaglianti e nelle maglie di giullare, cinte di bubboli le ginocchia. Con un gesto, Anna d'Austria lo confortò a principiare. Il Cardinale era perfetto ballerino: la Regina sapeva di questa sua antica virtù e potè convincersene de visu. Ma a un tal qual volteggio della danza, ella non seppe reprimere un impeto di riso troppo contento che ebbe la sua eco necessaria dietro il paravento.

I fiumi del folle amore si dissiparono come per incanto dal cervello del Richelieu. Vide la Chevreuse, capì tutto il suo ridicolo. Raccolse il mantello e se ne andò traboccante di odio per le due donne.

il cardinale richelieu che danza la « sarabanda » dinanzi alla regina anna d'austria. Da una stampa. É vero che il ministro di Luigi XIV non aveva per anche rivelato il suo terribile. Dopo la morte del Bouteville, del Montmorency, del Chalais e del Cinq-Mars, esse non si sarebbero arrischiate in una simile burla!

Ma in quanto a desistere dal ballare, certi vecchi non la vogliono intendere. Sono addirittura impenitenti anche se convinti.

Così per varietà, in mezzo a due allegati storici, fra il Richelieu e il Bonaparte, vi racconterò questo, quasi direi, fatto personale.

A una festa del Circolo degli Artisti, diversi amici ed io cercavamo un noto professore dalla barba già grigia, scomparsoci lì per lì. Dove sarà? Dove non sarà? Cercalo nella stanza di lettura, cercalo attorno ai biliardi... nessun ne sapeva. L'orchestra suonava un dancing: forse fra i ballerini? Non è possibile, ma pure.... neanche per sogno!

Quando, aprendo per caso la porta di un salotto solitario, appartato, che cosa si vede? SI vede il nostro professore che ballava al