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Pagina:Ars et Labor, 1906 vol. I.djvu/15

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L'ESPOSIZIONE DEL 1906 15

stimento di incannicciato e di stucco che forma la impiallacciatura architettonica di quell'incrociarsi e sovrapporsi, già di per s* ammirevole ed imponente, di travi e di assi. — No — ribattono gli intendenti — siamo innanzi. — E pensano questi evidentemente, alle fatiche durate, al lavoro assiduo e non trascurabile di dare solida base a quella vastissima ed amplissima sala teatrale.

Del resto l'interno delle lunghe e spaziose Gallerie delle Belle Arti è a buonissimo punto, e son pure pronte dal lato costruttivo e le Cortine attorno all'Arena e il Padiglione della Architettura. Vero è che ancora attendono — ed è sino a che la stagione diventi un poco più mite — la gaia veste di cui ora, con dispetto dei curiosi, vanno privi.

Dove molto ancora si deve fare, e molto — data la strettezza del tempo — si è fatto, è nelle grandi e numerose Gallerie dell'Arte Decorativa: lo schema costruttivo c'è; c'è pure accennata anche la linea

il padiglione della marina e il faro. architettonica, del nostro grazioso settecento. E l'effetto è buono sin da ora, specie lungo quella che sarà la Via delle Nazioni e nel Cortile d'onore, leggiadro nella leggerissima fuga d'areate.

Pochi ritocchi invece manco alla Stazioncina di partenza del Parco, opera questa dell'architetto Bongi, completa pure nella tettoria e nelle rape d'accesso.

Che il Viadotto sia a buon punto lo sanno tutti, come tutti sanno che il Faro della Mostra della Marina in Piazza d'Armi è terminato compiutamente: forse alcuni — noi stessi anche? — potrebbero illudersi nell'attendere che una tinta più gaia ne rallegri le semplici linee, ora rese un poco tristi dal tono grigio che incombe su tutto il padiglione, pur esso terminato, o quasi, tono che rammenta — ed è di proposito? — le verniciature delle navi da guerra.

Ma dalla Piazza d'Armi siamo tentati di sbrigarci con quattro parole, perchè, in verità, ci troviamo un pochino sopraffatti dalla quantità di cose che avremmo da dire. — Anche per il genere di mostre, che richiedono caute e studiate installazioni (come dicono i tecnici) fu opportuno, anzi necessario, condurre sollecitamente a termine le Gallerie del Lavoro, della Marina, dell'Automobilismo.

la galleria del lavoro. Stato attuale dei lavori. Tutte queste son dovute, insieme col Padiglione della Carrozzerie e colla Stazione di arrivo — la quale mostra già in una delle due torricciuole la struttura svelta e leggiera di legno sagomato e lasciato in vista — agli ingegneri Bianchi, Magnani e Rondoni.

Sulla fronte della Galleria del Lavoro, già decorata a festa, il Carminati sta modellando in grandi proporzioni un fregio narrante le Glorie del Lavoro. Sul davanti della Marina, un altri scultore, il Grossoni, modella a tutto spiano, per una delle due fontane decorative, una sua composizione non prima di vigoria e d'effetto; dove si vedono le Ninfe del mare ritrarsi, non sappiamo se più sbigottite che ammirate, all'arrivo del dio Nettuno, trainanti il cocchio, focosi tra lo spumeggiar delle onde percosse,

un lato del padiglione dell'arte decorativa francese. i cavalli marini, cui a pena trattiene un guidatore, alto levando il corno l'altro, che si erge, poderoso il petto, a dare il segnale del dio.

Le Mostre Ferroviarie e di Agricoltura offrono in vista uno schema costruttivo già quasi artisti-