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8 | la città dov'io nacqui |
II.
Sorgea la dolce casa, ove il primiero
Vagito io diedi e apersi gli occhi al sole,
Del clivo al piè, sulla cui cima altero
Il Partenon drizza la sacra mole.
Avea presso un giardin, triste e severo,
Benchè di rose pieno e di vïole,
E un gran cipresso, avviluppato e nero,
Aduggiava di fredda ombra le ajuole.
V'era, pien d'acqua, e di figure adorno,
Un sarcofago antico, alla cui sponda
Veniano a ber le rondini dal cielo.
Alto silenzio empieva l'aria intorno,
E nella pace estatica e profonda
Non si vedea crollar foglia nè stelo.