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Progresso e Felicità 209

una crescente soddisfazione del nostro intelletto, del nostro cuore, dei sensi.

Qual è dunque il carattere di questo immenso moto umano sul quale sta, logora e frusta come una vecchia bandiera gloriosa trascinata in ogni pompa e in ogni battaglia, la parola «evoluzione »? Il suo carattere è di obbedire a leggi costanti come intorno a noi vi obbedisce il moto immenso delle cose, anche quando si manifesta nel più violento e spaventoso disordine. Ma quali sono veramente queste leggi? Noi non lo sappiamo con sicurezza. Noi siamo simili a moltitudini che lavorano disperse per un campo di lavoro così vasto e ineguale che in piccola parte posson vedersi a vicenda; affaccendate dove ad abbattere, dove a edificare, dove ad abbassare il terreno, dove ad alzarlo, dove a scavar pietre, dove ad affondarne, dove a condurre acqua, dove ad accendere fuoco; tribolate dalle stagioni inclementi, commosse dai casi mortali che ogni giorno colpiscono qualche lavoratore imprudente, dalla improvvisa ruina di vecchie costruzioni male fondate e di costruzioni nuove male tirate in alto, che opprimono insieme innocenti e colpevoli.

Nessuno ha veduto mai, nessuno ha udito il Potente nel cui pensiero sta chiuso il disegno dell’enorme lavoro che pare inutile, contradditorio


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