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220 Ascensioni umane

sano far dubitare del corso che prendono le cose umane.

Quest’ultimo argomento è la moneta più corrente con il conio del pessimismo. Il suo valore nominale è però superiore al reale. Il pessimismo afferma che il progresso invece di render paghi gli uomini li affligge di cupidità nuove e d’impazienze crucciose. Ebbene, la cupidità e le impazienze che procedono dal Progresso gli rendono alla lor volta l’impulso, come dentro certi motori a fuoco il colpo d’uno stantuffo genera scoppii che gli rendono movimento; onde la vicenda eterna dei desiderii che si accendono, si appagano e si riaccendono per appagarsi ancora incalza sempre più celere. Conosce poco gli uomini chi non intende come appunto questa vicenda, questo salire e scendere del desiderio, quando non avranno posa, saranno per la natura umana palpiti di vita e di gioia.

Qui lo scetticismo pessimista m’interrompe, mi dice che quand’anche il piacere delle soddisfazioni materiali vincesse la pena dei desiderii, resterebbero pur sempre i maggiori guai, la inquietudine morale vasta e profonda, le corruttrici bramosie di godimento che accompagnano il Progresso; e mi addita moltitudini correnti alla conquista della felicità dietro insegne dove ondeggia la formola