Pagina:Atlantide (Mario Rapisardi).djvu/151

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Canto settimo 151


Balenar vedi in fra le inteste fronde
     Bizzarri gruppi, atteggiamenti strani,
     Pazzi amplessi di carni invereconde,
     Scrollar di groppe in moti or lesti or piani;
     Una confusion di tresche immonde,
     Un baccanal di documenti umani,
     Un delirio di muscoli e di nervi
     Fra dame ardenti e giovinastri e servi.

Stanche, non paghe, alfin di sì gentili
     Opre, le donne al meditar si danno;
     E quale con intenti alti e civili
     Scrive un trattato educativo ogni anno;
     Qual ti fa con indagini sottili
     L’anatomia del maritale inganno;
     Qual, descrivendo ciò c’ha fatto innanzi,
     Svescia bozzetti e squacchera romanzi.

Altre più delirate e schizzinose,
     In suon che dice all’anima; sospira,
     Su l’erbetta sdrajate in molli pose
     Sbadigliando titillano la lira;
     Ingenui putti dalle mele rose
     Corrono a lor facendo a chi più tira,
     E in ammirazion di sì bei tipi,
     Non avendo altro a dare, offrono il pipi.