Pagina:Atlantide (Mario Rapisardi).djvu/178

Da Wikisource.
178 Atlandide


Là custodita dietro alle vetrine
     Sta la Ragion, come impagliata gatta;
     Qui stan le innate Idee, come sardine
     Sott’olio, dentro scatole di latta;
     Ve’ l’Apriori dal ritinto crine
     Dar sul muso a Bacon con la ciabatta;
     Ve’ l’Assoluto che con mutria sciocca
     Fa il suo bisogno alla Scienza in bocca.

O Roberto Ardigò, che dalla torre
     Solitaria del tuo nobil pensiero
     Gridi e t’affanni i vecchi errori a torre
     Provando che son pari il fatto e il vero,
     Guarda come qui folto il volgo accorre,
     A cui sembra troppo erto il tuo sentiero,
     E come a contemplar gli aurei nonnulla
     Qui s’indugia ammirando e si trastulla!

Non credere però, che di tal gioco
     Resti ognun così lieto e sodisfatto,
     Che cercar poi non voglia a tempo e loco
     Pasto migliore a’ suoi bisogni adatto:
     Chè il gregge idealista, o molto o poco,
     Meglio di te sa conformarsi al fatto,
     E con buon naso e con parola enfatica
     Ragion pura distingue e ragion pratica.