Vola, o magico plaustro: i bei destrieri,
Che traggono il bel dio vittorioso,
Si cibano di lampi e di pensieri,
E come questi il volo han procelloso;
Schiuso a loro è il doman come fu l’jeri,
Nè mai conosceran meta o riposo,
Finchè non cada all’ultime tenzoni
L’ultimo re dall’ultimo dei troni.
Sovra il monte più alto e più sereno
Del fantastico regno ov’io son nata,
Quando il corso fatal tutto avrai pieno,
Una splendida sede io t’ho serbata;
Sciolti i cavalli tuoi dall’aureo freno
Al vento ridaran la chioma aurata,
E in balda gioventù scevra d’affanno
Eternamente in libertà vivranno.
Tu sotto un padiglione ampio di palme,
Fra un intreccio di miti ombre e di rai,
O generoso agitator dell’alme,
Ozj immortali ed onorati avrai:
Muovere intorno a te splendide e calme
Degli eroi le sognanti Ombre vedrai,
Che diedero alla tua legge gradita
Divinamente immemori la vita.