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quando finalmente si dovè farlo partire perchè il mondo non lo credesse prigioniero colà, gli si prescrisse la via del mare facendolo sbarcare a Pesaro. Questo metodo strano indicò essersi risoluto di ritenere le tre Legazioni di Bologna, Ravenna, e Ferrara che Pio VI aveva dovuto rinunziare ai Francesi, e per questo essersi evitato che il passaggio del Papa ridestasse in quei popoli l’attaccamento al Governo pontificio. Forse volevasi indubitatamente restituirgli le altre provincie, ma non si aveva il coraggio di farlo perchè la restituzione di queste avrebbe dichiarata la usurpazione delle altre, e o per questo, o per altro motivo il Papa da Pesaro a Loreto viaggiò molto onorato, ma senza vedersi consegnato l’esercizio della sovranità. Per altro la sera delli 24 Giugno arrivò il corriere recante notizia della battaglia infausta di Marengo, la quale aveva prostrate le cose dell’Austria, e ridata la superiorità primiera ai Francesi che riacquistavano tutta la Republica cisalpina, e quindi le tre Legazioni pontificie. In quella istessa sera il Ministro imperiale Ghisilieri, che accompagnava il Pontefice, gli fece la consegna formale delle Provincie restanti, lasciando incerto se la giustizia o la necessità avesse determinata la Corte di Vienna a quell’atto. Certo che venne assai tardo, e siccome l’esito del conflitto a Marengo pendè da un filo, tanto che Napoleone non si riconobbe vittorioso se non quando il condottiero degli Austriaci spedì a domandargli quartiere, chi sa se restituendosi al Papa lo Stato suo due mesi avanti, e conducendosi ad ingrossare l’armata quelli 8 mila soldati che restarono qui ad occuparlo inutilmente, la battaglia non avrebbe avuto un altro esito, e non si sarebbero risparmiati all’Europa, l’imperatore Napoleone ed altri quindici anni di calamità? Talora cause minori hanno prodotto effetti grandissimi, e le ingiustizie esclamano altamente avanti il Tribunale del Re dei Re! La tri-