Pagina:Autobiografia di Monaldo Leopardi.pdf/179

Da Wikisource.

del conte monaldo leopardi 165


LXXIV.

Morte della Marchesa Mosca.

Nell’agosto dell’anno precedente 1800, la mia ava materna marchesa Francesca Mosca nata Della Branca, malcontenta di restare in Pesaro che era tornato alla Republica Italica o Cisalpina se ne venne qua a vivere con me, e speravo di godere lungamente la sua compagnia amabilissima. Sorpresa per altro da morbo inflammatorio, dopo pochi giorni di infermità cessò di vivere il dì ... aprile 1801. Avendo instituito erede il suo pronipote marchese Costanzo Mosca, mi lasciò esecutore testamentario ed amministratore dell’eredità sua, e mi regalò con un legato di mille scudi, e di un carrozzino da viaggio.

LXXV.

Abolizione delle Annone.

In questo tempo il sommo Pontefice Pio VII emanò la sua legge o Moto proprio, con cui abolite le Amministrazioni annonarie, e tutte le antiche restrizioni commerciali, ordinò che ognuno potesse fabricare o vendere il pane a suo talento, ma in proporzione al prezzo del grano senza rimessa veruna delle Comuni. Il cardinale Consalvi ha indubitatamente rovinato lo Stato nostro sottoponendolo ad una moltitudine di instituzioni inutili e dispendiosissime, popolandolo di una folla di ufficiali che divorano senza prò le sostanze publiche, e rendendo familiari fra noi tanti generi esotici di imposizioni che formano la nostra attuale infelicità, e che probabilmente non verranno più dimenti-