Pagina:Avifauna italica, primo resoconto.djvu/534

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calcolare l' impossibilità della riuscita. Per un corso di anni tre si faceva portare dai contadini, che ben rimunerava, quante nidiate potean capitare. Varie volte gli riusci ve- derli schiudere, ma subito li vedeva morire. — È la madre quella che per un istinto naturale porta i pulcini appena nati in quel terreno, ove in abbondanza si trovano formi- che ed altri insetti che servono alla prima nutrizione di questi uccelletti; non potendo i medesimi nutrirsi di grani nei primi giorni di loro vita, come pretendea il suaccen- nato canonico Ventura. Grado grado i Francolini andarono diminuendo sino che sparirono del tutto. — L'ultima coppia che io vidi fu nel 1864. In ogni anno per tre o quattro giorni io era av- vezzo, con alcuni amici e cacciatori, a far la caccia per il Natale. — Il 24 dicembre di quell'anno, passando per le terre del Desusino per la caccia al coniglio ed alla lepre , inaspettatamente (che da qualche tempo non se ne vedea più) volò una coppia di Francolini , un maschio ed una femmina, che furono entrambi uccisi. Da allora non se ne videro più e non fu a mia conoscenza ciò che rapporta l'egregio professore Doderlein che l'ultimo Francolino sia stato ucciso nella tenuta Falconara, presso Terranova nel- l'autunno 18(39, e che sia stato mangiato in un banchetto dato a Terranova. — Ciò ha dovuto esser vero perchè il distinto naturalista non l'avrebbe detto certo; ha dovuto essergli riferito quando verso il 1870 egli nelle sue escur- sioni fu qui in Terranova di passaggio. — In quei tempi, quando il Francolino era in abbondanza come ho detto avanti, non vi era casa di persone agiate che non avesse una o due coppie di questi volatili, ed io ne avea pure un paio. Per essere male preparati e non preservati dalla pol- vere, perchè tenuti da tutti sui comò od altri mobili, an- darono tutti perduti. Per quante ricerche io abbia fatte in quest' ultimi tempi per avere qualche avanzo di tali animali preparati non mi è riuscito ritrovare che un solo maschio , bastantemente in cattivo stato , nella casa qui appartenente al comm. Giuseppe Di Menza, Consigliere di — 519 —