Pagina:Avventure di Robinson Crusoe.djvu/485

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robinson crusoe 427

— «Ma cari voi, disse il mio Spagnuolo, vi siete comportati in un modo sì contrario ad ogni legge della natura, sia co’ vostri concittadini, sia con noi, che non possiamo passare ad una conclusione senza consultare e i due Inglesi e gli altri miei compatriotti; nondimeno andremo a trovarli, discuteremo questo punto, e fra mezz’ora saprete qualche risposta.»

Figuratevi se que’ supplicanti si trovavano alle strette! Per questa mezz’ora che dovevano aspettare la risposta, domandarono che intanto si mandasse loro un poco di pane, il che fu fatto. Anzi per giunta al pane ebbero un bel pezzo di carne di capra ed un pappagallo fatto a lesso, che si divorarono con un’avidità proporzionata alla tremenda loro fame.

Dopo la mezz’ora di consulta chiamati innanzi al consesso, si discusse a lungo, perchè i loro compatriotti gli accusavano e della distruzione portata su i loro campi e dello stabilito di visamento d’ucciderli; le quali cose gli accusati non negarono: già i fatti parlavano da sè stessi. Finalmente gli Spagnuoli entrati compromissari fra le due parti, come avevano obbligati i due Inglesi a non venire ad atti contro agli altri tre finchè erano inabili a difendersi e disarmati, così costrinsero i tre a rifabbricare le due case atterrate, l’una d’ugual dimensione, l’altra di maggior dimensione della prima, a munire di nuovo i campi, donde aveano sterpate le siepi, a piantare altri alberi in luogo di quelli che aveano schiantati, a lavorare nuovamente il terreno ove aveano distrutta la messe in erba, in somma a rimettere tutte le cose nello stato di prima, fin dove potevasi; perchè tutto non era possibile: la stagione della semina trascorsa, il danno di aspettare il tempo necessario ad aver le siepi e gli alberi cresciuti erano cose irreparabili.

Or bene; accettarono tutte le indicate condizioni, e poichè gli Spagnuoli aveano copia di provvigioni per sostentarli in tutto questo intervallo e non ne furono avari, ogni cosa tornò all’ordine, e quell’intera società cominciò per qualche tempo a passarsela bene e di buon’armonia. Solamente non vi fu verso di ottenere dai tre che mettessero anch’essi la loro parte di lavoro, se non a sbalzi, e quando ne saltava ad essi la voglia. Ciò non ostante gli Spagnuoli dissero loro buonamente, che purchè vivessero d’accordo e amichevolmente insieme ed avessero a cuore il bene dell’intera colonia, si contenterebbero di lavorare per loro e di lasciarli andare a spasso e far vita