Pagina:Avventure di Robinson Crusoe.djvu/645

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robinson crusoe 571

di commercio.1 Basti ch’io nomini le contrade ed i porti ove ci fermammo: il primo di questi si fu l’isola di Madagascar.

Quegli abitanti, avuti generalmente in concetto di feroci e traditori, sono ben provveduti d’archi e di frecce e, nel trattare queste armi, destri oltre ogni credere; pure per alcun tempo ce la passammo piuttosto bene con essi, nè potemmo dolerci che non si comportassero con molta civiltà verso di noi. Per poche merciuole di piccolo valore, come forbici, coltelli e simili cose, ci portarono undici grassi buoi di mezzana grossezza, che in parte servirono al nostro vitto giornaliero, in parte furono salati per l’avvenire.

Poiché per fornirci di vettovaglie dovemmo rimanere per qualche tempo su l’âncora a veggente di quella spiaggia, io che sono stato sempre eccessivamente curioso di frugare tutti gli angoli di una contrada ove fossi capitato, mi andai a terra più spesso che potei. Una

  1. Tradewinds; così propriamente sono chiamati que’ venti su cui si regolano maggiormente le navigazioni dei trafficanti marittimi. Si distinguono questi principalmente in alisei che regnano costantemente da greco a levante in certi spazi di mare, massime nell’oceano occidentale fra i tropici, ed in monsoni, venti regolari e periodici che ne’ mari dell’India spirano sei mesi da una parte e sei dalla parte contraria.