Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/192

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da— 186 — mente— che il tuo quesito d’ieri era una gran birbonata. Avevi confuso il numero degli anni con quello delle lire e avevi fatto nascere Cristoforo Colombo nel 1870, all’epoca della breccia di Porta Pia!... — È grossa, ne convengo : ma ad ogni modo il gastigo è stato troppo sproporzionato al fallo! Quel maestro non mi può soffrire, lo sento! — Nell’udire quelle parole così ingiuste, il sangue mi saliva al capo e m’incendiava la cresta! Come persuadere quel ragazzaccio? Mi venne un’idea luminosa. La lettera del signor Aurelio, tutta spiegazzata, era lì a due passi da me, sopra un mucchio di spazzatura. Il luogo dove si trovava non era troppo degno del mio becco; ma il desiderio di fare un’opera buona vinse sulla mia legittima ripugnanza, e impadronitomi del prezioso foglio, mi misi a passeggiare, con aria indifferente, intorno ai due giovinetti. Détti subito nell’occhio ad Alberto. — Curiosa! — esclamò. — Il Pulcino (oramai quel nome non mi si leva più