Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/23

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figure, avrebbe potuto spiegarmi un po’ più chiaramente la cosa, ma la bricconcella si contentava di ridere e d’accarezzarmi, persuasa che tutto ciò fosse una spiegazione sufficiente.

Anche quel giorno mi toccò a stare a guardare per tre o quattro minuti quello sfaceiatello di pulcino e poi, siccome si faceva buio e la mamma ci chiamava, la padroncina mi riportò giù, dopo avermi augurato mille volte la buona notte.

Non tardammo a raccoglierci tutti sotto le ali della mamma.

Il galletto era stato messo nel pollaio, e anch’egli, appollaiatosi su un bastoncello, se la dormì tranquillamente.