Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/94

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nia, il coccodè della mamma e il muggito de’ bovi che, stanchi del lavoro, tornavano lentamente alla stalla.

Con questi pensieri mi ero intanto avvicinato ad una delle vasche del giardino, nelle quali, come avvertii poco innanzi, scherzavano briosi mille pesciolini da’ vivaci colori.

Mi prese vaghezza di guardarli a mio bell’agio: e mi avvicinai alla ringhiera di ferro assai maestrevol-

mente lavorata, ma i cui vani erano larghi abbastanza da lasciar passare, e per conseguenza cader nell’acqua, una bestiolina della mia corporatura.

Tenendomi perciò a prudente distanza, me ne stavo guardando gli snelli animaletti che ora s’inseguivano, ora guizzavan rapidi sulla superficie dell’acqua; allorchè, per mia mala ventura, mi comparve sotto gli occhi, e precisamente in compagnia