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248 nota


l’ultima fra le tante che egli dette all’opera sua. Si legga infatti la seguente lettera che è premessa a quell’edizione:

Pregiatissimo signor Le Monnier,

Eccole il Sommario, preceduto da una prefazione, che l’autore disegnava di apporre alla nona edizione, fatta a Torino nel 1852. Da questa prefazione si scorge com’egli intendesse aggiungere al Sommario un’appendice, dal 1814 ai tempi attuali1: se non che egli dalla sua malferma salute fu impedito di condurla a termine; onde ciò, lui vivente, restò un desiderio, e l’edizione non differí dalla terza di Losanna, fin allora la piú completa. In margine d’un volume di questa, moltissime ed importanti correzioni avea fatte l’autore; le quali, con diligenza riportate, insieme coll’appendice tal quale ella è, le invio.

È dunque evidente, signor Felice pregiatissimo, che l’edizione, ch’Ella è per farne, verrá ad essere la prima veramente completa, la sola che risponda al concetto, al desiderio del mio ottimo padre.

Aggradisca ora i saluti, ecc.

Torino, 5 giugno 1855.

Prospero Balbo.


Era ovvio, dunque, che l’edizione Le Monnier fosse da noi riprodotta fedelmente; e ciò per l’appunto abbiamo fatto, conservando scrupolosamente la punteggiatura cosí personale del Balbo, e introducendo soltanto lievi modifiche grafiche, giusta i criteri generali della presente raccolta. Qualche raro errore di stampa abbiamo qua e lá corretto. Al contrario, in alcune inesattezze storiche commesse dal Balbo (p. e. nella confusione fra due omonimi della medesima famiglia) non abbiamo voluto, e non dovevamo, metter le mani, tranne che non risultasse evidente che si trattasse di materiali lapsus calami o di momentanee amnesie (p. e. il far risuscitare Andrea d’Ungheria, confondendolo con Luigi, dopo aver narrata la tragica morte del primo2).

Nell’edizione Le Monnier segue un lungo Indice dei nomi, completo per quelli di persone, capricciosamente lacunoso per quelli di luogo. Pare che colui, che lo compilò, non nutrisse troppa

  1. Secondo il Ricotti, pp. 294 e 309, il Balbo avrebbe lavorato intorno a codesta appendice negli anni 1850 e 1851.
  2. Si veda p. 220 dell’ediz. Le Monnier (i, 246 della nostra), ove il Balbo per ben tre volte nomina Andrea invece di Luigi.