non soffrivano come lui. Al settimo dí della ritirata, quando erano
intiere per anco le divisioni, fu la battaglia piú ordinata che
ancor vi si facesse, quella di Maloiaroslavetz [24 ottobre]. E fu
vinta, tanto almeno da prolungar la ritirata, dall’armata d’Italia
capitanata dal viceré. Ai 28 novembre i resti passarono la Beresina,
combattendo ancora, disperdendosi poi. Napoleone fuggí l’irremediabile
calamitá, e fu a Parigi [18 dicembre]. Gioacchino Murat re di Napoli
indugiò qualche tempo a raccozzar i rimasugli; ma un decimo forse dei
cinquecento e piú mila uomini che avean passato il Niemen. Perironvi,
proporzionatamente piú che degli altri, i meridionali, i fratelli
nostri; tu vi perivi quasi fanciullo ancora, ed osservato pur per
valore da quei vecchi guerrieri, o Ferdinando mio, cresciuto all’arti,
alle lettere, ad ogni bellezza, ad ogni amore, a quel d’Italia, per
cui non moristi; per cui, del tuo nome, di tua virtú, di tua gioventú,
di tua bellezza moriva un altro poi, anche piú mio. — Ed anch’egli,
Gioacchino, lasciò poco appresso quella trista e quasi inutile
ritirata; e rimase il comando al viceré d’Italia, il quale ordinolla
come poté, e condussela per tutto l’inverno tra il 1813 e il 1814 fino
all’Elba. Prussia intanto s’era sollevata, venuto il tempo, contro
all’oppressore di lei, statole piú grave che a nessun altro. Austria,
sempre piú indugiante, s’era solamente ritratta dall’odiato alleato,
ed armava e minacciava: e cosí Germania tutta, a fianco, a spalle
dell’esercito francese. Questo fu il bel tempo di Germania, quand’ella
seppe valersi dell’occasione per rivendicarsi in indipendenza; quando
seppero unirsi a ciò principi e popoli; quando i principi seppero
promettere concessioni, e i popoli fidarsi a quelle promesse, che
non è vero sieno state, ed anche meno sien per essere, inadempiute
tutte. Gli spagnuoli pure avean ciò saputo, e v’aveano avuto tanto piú
merito, che era assente e mediocre il principe loro. Gl’italiani soli
nol seppero; e perciò i figli loro rimangon l’ultima fra le nazioni
della cristianitá europea; ché in quegli anni di cui narriamo furono
poste le fondamenta di quell’edifizio europeo restaurato che ancor
dura. — Ai 15 aprile 1813, Napoleone ripartí di Parigi per riprendere il