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appendice 189

questo grand’errore dei liberali (ché cosi chiameremo, per abbreviare, anche le sètte delle quali se avessimo luogo noi distingueremmo i fatti ultraliberali ed anzi illiberali), quest’errore de’ governati liberali, figlio giá de’ primi errori de’ principi e de’ governanti, ne produsse altri nuovi. E primamente, che questi governanti assoluti imitarono questo stesso errore; fecero contro alle sètte liberali altre e varie sètte governative, assolutiste, e, che fu peggio, religiose: calderari, guelfi, ferdinandei, sanfedisti, e che so io; alle quali poco o molto, esplicitamente od implicitamente, in un modo o in un altro, in qualunque modo, parmi innegabile che s’aggiungessero alcune congregazioni che avrebbero dovuto rimanere religiose. E certo io credo, io son persuaso, che molti di tutti questi non vollero adoperare, non si sarebbero piegati mai ad adoprare mezzi chiaramente immorali, scelleratezze, peccati; ma, dal piú al meno, io son persuaso che molti delle sètte liberali non vi si sarebbero piegati nemmeno essi; e concedendo in ciò il vantaggio alle sètte pretendenti nome e scopo religioso, io veggo in esse per altra parte un grande svantaggio, un piú grave scandalo, quello d’avere abusato, piú che le sètte liberali (le quali ne abusaron pur esse), della mistura delle cose divine colle umane. Né bastò a’ nostri governi questo nuovo mezzo contro i liberali; usarono e portarono al sommo quel modo giá vecchio, che dicesi inventato o perfezionato da Leopoldo di Toscana, usato molto da tutti i governi rivoluzionari di che parliamo, in tutta Europa, ma forse piú che altrove in Italia, la polizia politica. Della quale non occorre dire che è chiaro come sia l’esagerazione dello stesso governo assoluto, come antipatica alla presente civiltá, come perciò vano, inutile, o nocivo mezzo di quello in questa. Insomma l’esiglio e il modo di restaurazione, e la preponderanza od anzi la prepotenza austriaca nel 1814, produssero il primo errore de’ governanti italiani del 1814, l’assolutismo retrogrado; questo produsse ne’ governati la parte liberale, e contemporaneamente l’error secondo delle sètte liberali, e queste poi furono madri, sorelle o figlie (ché non ne disputerò) delle controsette assolutiste, austriache, e pretese