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30 libro settimo

Paolo III a far grande Pier Luigi Farnese. Fecegli un ducato di Castro e Nepi; l’anno appresso ottenne dall’imperatore che gli facesse un marchesato di Novara; e finalmente [agosto 1545] gli fece un ducato di Parma e Piacenza. Ma costui vi tiranneggiò a modo di Alessandro in Firenze; ed a modo di lui [10 settembre 1547], finí trucidato da alcuni gentiluomini piacentini. Accorse Ferrante Gonzaga governatore di Milano per l’imperatore, e prese Piacenza. Ma in Parma fu gridato duca Ottavio figliuolo di Pier Luigi, giá duca di Camerino e che avea sposata Margherita la vedova di Alessandro de’ Medici, la bastarda di Carlo V; e contesesi a lungo con negoziati e guerre per quella successione. Anche Lucca e Genova (trascurando alcune minori) ebbero lor congiure. Perciocché io m’ingannai forse a dir etá aurea di esse quell’altra di ottanta anni addietro. Anche questa ha il suo merito, e può competere e giustificare chi ce ne dà vanto. — A Lucca, serbatasi in governo repubblicano, era gonfaloniero nel 1546 un Burlamacchi. Sognò una serie di quelle restaurazioni di libertá, che sono tanto piú difficili a farsi che non le stesse restaurazioni di principati. Con duemila uomini apparecchiati a’ suoi ordini, ideò liberar Pisa da Firenze, Firenze dal Medici, tutte le città di Toscana, e poi quelle del papa, e, chi sa? d’Italia intiera. Furono storici che anche a’ nostri di fantasticarono di ciò che sarebbe avvenuto, se fosse avvenuta la riuscita di questa congiura, che non poteva avvenire. Perciocché, insomma, ella finí come tutte le congiure che per necessità dello scopo sien numerose. Fu tradita; e l’autore preso, mandato a Milano, torturato, decollato. In Genova poi preparossi a lungo, scoppiò ai 2 gennaio 1547, Luigi Fieschi contro Andrea Doria il liberator della patria, che non l’avea voluta tiranneggiare, e contra Giannettino nipote di lui che tiranneggiava sotto l’autorita di lui. Fu trucidato Giannettino; ma morivvi anche il Fieschi, cadendo in mare; e la congiura finí coi soliti supplizi. — Moriva Francesco I di Francia nel marzo 1547; e succedutogli Enrico II suo figliuolo, il marito di Caterina de’ Medici, apparecchiava nuova guerra contra Carlo V. E volgevasi a lui Paolo III indispettito per Parma.