Pagina:Baldinucci - Notizie de' professori del disegno I.djvu/84

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80 decennio i del secolo i.

gobardi loro signori, si vede chiaro, secondo il Borghino; poichè edificaron la chiesa di S. Piero in ciel d’oro, ad imitazione d’una edificata, con real magnificenza, dal re Liomprand1o sotto questo nome in Pavia.

Tornando ora alle notizie del Tafi, dalle quali pur troppo mi sono dilungato; egli avendo sì grand’opere condotto, non solamente si acquistò gran fama nella sua patria; ma fu con grande onorevolezza ristorato e premiato. Fu poi chiamato a Pisa, e nella tribuna principale del domo aiutò a fra Jacopo da Turrita dell’ordine di S. Francesco, insieme con Gaddo Gaddi, a fare gli Evangelisti, ed altre cose, pure di musaico; perchè lo stesso fra Jacopo che di compagno gli divenne discepolo, riportò miglioramento nell’arte sua. Puossi applicare all’opere e fama di questo artefice quello del nostro poeta, allor che disse parlando di Cimabue suo maestro:

               O vana gloria dell’umane posse,
                    Com’poco verde in su la cima dura,
                    Se non è giunta dall’etadi grosse!

perchè al comparir che fecero poi le pitture del famosissimo Giotto, restarono le sue dico in quanto a quello che al disegno appartiene, di niun pregio e valore; ma ciò dico non ostante farà sempre memorabile costui, per essere stato il primo che introducesse nella nostra patria il musaico, e che anche assai lo megliorasse, con mettere i pezzi in piano; cosa tanto necessaria a quell’arte: onde si puole affermare, ch’egli in tal magistero aprisse la strada di far bene allo stesso Giotto; e a tutti gli altri che anno operato dipoi, fino a’nostri tempi, ne’ quali ell’è ridotta al sommo di sua perfezione.

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  1. Cioè Liutprando.