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Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/187

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NOVELLA XXVIII dubitò :che il giudice non sapesse come egli faceva la guardia, e non sapeva come governarsi. Ne l’ora dapoi che il giudice si partiva, la donna . faceva aprir l’uscio verso il giardino, e questo sempre ·era d’una o due ore innanzi l’alba; ma il geloso non · si partiva mai da l’ orto fin che non era passata l’alba. Durò quesfa trama molti giorni, e si andò la bisogna che non dormendo Fridiano se non un poco il giorno ed anco talvolta la notte nel verziero, egli divenne magro e secco e pareva spiritato. E chi non sarebbe divenuto tale stando tante notti a latrare a la luna? ·Finalmente il giudice, per cavaT e la donna e sé di sospetto, ordinò con la donna una: _bellissima trama, che gli successe a punto come s’aveva imaginato. Era tra i se r vidori del giudice un giovine pisano grande e molto aitante de la persona, il quale da tutti era chiamato per sopranome Ferraguto, il quale ad ogni perigliosa impresa si sarebbe per un sol cenno del giudice messo; ed era costui capo d’alquanti sergenti, di quelli che tutta la notte vanno a torno per vietar che nessuno vada senza lume e non porti arme. A costui disse il giudice: - Ferraguto, come tu sai, io amo la moglie di Fridiano Z* ** ed ella me; ma io non ci posso, come sarebbe il suo e mio desiderio, andare per la solenne guardia che egli fa tutte le notti. E perché mi sarebbe gran comodita passar per l ’orto, egli la notte di continovo la dentro sta armato, di modo che io non mi ci posso approssimare che egli sotto il muro non sia con uno spiedi in m ano. Io so bene ch’essendo armato, ti patria far :poco nocumento, perciò che egli è cotal tisicuzzo e non averebbe forza di passar una ricotta. Voglio che tu dica ai tuoi sergenti che tu hai per spia che un bandito la notte passa per l’orto e che lo vuoi pr’endere. Bisogna che tu primieramente scali il muro e che dis cendi ne l’orto. Egli senza dubio assalira, ma poco mal potra farti. Lascia ordine agli altri tuoi che ti seguano, ed io a quella medesim’ora mi troverò al luogo col resto de la famiglia e lo pigliaremo, e poi farò quello che ho pensato che sara buono a guarirlo de la gelosia. A questo Tispose Ferraguto: - Messere, questa è picciola faccenda che voi mi comandate. Lasciate pur far a me, e non vi dubitate di