Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/44

Da Wikisource.

PARTE SECONDA ne lamentò ed assai la garri. Ma ella faceva il sordo e attendeva a bere quando voglia le ne veniva, e ne aveva di continove voglia dal matino a sera e tutta la notte, di maniera che il botticino che in casa avevano troppo spesso restava vòto . Aveva il bresciano un Alessio de la Marca suo compare, dal quale a Vinegia ed altrove aveva ricevuti molti piaceri. Capitò Alessio a Verona, al quale il br.esciano fece molte carezze ed offerte, e volentieri gli averia dato un desinare od una cena, ma temeva che la moglie non facesse disordine nel bere. Onde la sera le disse : - Io molto volentieri, moglie mia, darei un pasto al nostro compare Alessio al quale san molto ubligato, come tu sai ; ma se io l’ invito e tu per sorte ti truovi carca di vino come solita sei, io appo lui rimarrò sempre vergognate. Si che io non veggio ciò che far mi debbia, perché non vorrei che il tuo inehriarti, che solamente fin qui a quei di casa è noto, agli stranieri anco si palesasse. La donna udendo il ragionar del marito, in questa maniera sorridendo gli ri spose: - Io non voglio gia che per cagion m ia restiate d’onorare il compare, ché se io devessi bene per dui giorni astenermi da ber vino, farò di modo che non averete vergogna. Il bresciano confidatosi de le parole de la moglie, invitò il compare a desinar seco per un giorno de la settimana, e invitò anco il maestro di casa del suo padrone. Ordinò poi l e cose che per il desinare voleva che si facessero. La donna, bramosa che il marito si facesse onore, éome seppe il giorno ·che deveva il campar venir a desinare, il di innanzi, a la meglio che seppe e puoté, ordinò la casa ed apparecchiò qu anto era di bisogn o, e tutto quel di stette senza gustar vino, bevendo acqua pura. Il seguente giorno levat a a buon’ora, insieme con una buona donna ch’era venuta ad aiutarla, cominciò a dar ordine al desinare. Era il mese di luglio ed il bresciano aveva previsto di buoni meloni e fatto portar da cas a del suo padrone buona vernaccia in dui fiaschi che il maestro di casa gli aveva fatto dare; e per esser mal agiato di casa, bisognava far la cucina in una camera ov e il br·es ciano con la moglie dormiva. Ora postasi la donna a torno al fuoco e le vivande apprestando, ed or questa or quella gustando per veder