Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/79

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IL .BANDELLO al valoroso signore il signor PAOLO BATTISTA FREGOSO Provano tutto ’l di questi miseri innamorati quanta sia l’ instabilita e durezza d’alcune donne e come elle assai spesso s’attaccano al lor peggio. Provano medesimamente le semplici donne quanto grande talora sia la fierezza e la superbia d’alcuni uomini e quanti gli inganni e tradimenti manifesti che loro, fingendo d’amarle, sono usati. Avviene nondimeno, né saperei dir il perché, che né questi da quelle né quelle da questi si sanno disbrigare, o per dir meglio, non vogliono svilupparsi, correndo tutte due le parti al lor danno, come le semplici farfalle volano, veggendo la fiamma, a la manifesta morte. E di questi errori se ne vedeno continovamente molti. S’ è anco visto molte fiate che uno amera una donna e non ritroverei in modo alcuno corrispondenza del suo amore, e cosi avverrei a la donna se ama l’uomo, anzi si fanno mille dispiaceri come se mortali nemici fossero. Ecco poi, come fortuna va cangiando stile, che chi odiava ama e chi amava cangia l’amor in odio. E chi prima aveva l’amante offeso, scordato l’ingiurie che a quello fatte non stima, pazzamente se gli da in preda né può sofferir di vedersi disprezzare, onde bene spesso riceve il convenevol guiderdone de la sua crudelta. E ancora che gli uomini diano talora del capo in questa rete, nondimeno le donne, come men caute e di natura assai facili a credere a le lusinghevoli e fallaci parole degli amanti, piu sovente in questi intricati lacci si vedon esser irretite. Dicasi pur la verita: elle anco sono per l’ordinario piu compassionevoli di noi e con poca fatica perdonano le fatte ·lor ingiurie, del che non bisogna veni·r in prova,