Pagina:Bandello - Le Novelle, vol. 2, 1928 - BEIC 1972415.djvu/313

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se ne trovava molto mal contento, e tanto piú si disperava quanto che in effetto era fieramente di lei innamorato, e come di cosa piú da lui non provata, de la quale con persona non ardiva scoprirsi, dava del capo nel muro farneticando com’egli di questo amore potesse venir a capo. Invescatosi adunque ne la pania amorosa e piú di passo in passo invescandosi, altro mai non faceva che far chimere e castella in aria per trovar il mezzo d’ indur Orsolina a’ suoi piaceri. E perché per l’ordinario Amore dove s’appicca gli animi rintuzzati suol assottigliare e mirabilmente aguzzargli e i sopiti destare e render avveduti, cadde un nuovo modo ne l’animo del prete, col quale a lui pareva che troppo bene gli verrebbe fatto d’ ingannar l’Orsolina e goder de l’amor di quella. Onde poi che piú e piú volte su v’ebbe pensato e ripensato ed ogni fiata piú imaginandolo riuscibile, si deliberò mandarlo ad essecuzione. Era suo costume, come giá vi dissi, le domeniche e le feste prencipali o nel mezzo de la messa o dopo esporre alcun passo del vangelo al popolo e secondo i propositi occorrenti quello agramente riprendere e sgridare dei peccati che si facevano, e ammaestrar ciascuno a non conturbar il prossimo, a non rubare, non bestemmiare, non vagheggiar le donne in chiesa e a non lavorar le feste, e d’altre cose garriva i suoi popolani come è costume dei rettori de le chiese. Il perché essendogli ne la mente caduto il dissegno che far intendeva, cominciò quando in destro gli veniva, acerbissimamente a gridar contra tutti quelli che in chiesa stavano a vagheggiar le donne e far del venerabil tempio di Dio un chiazzo ed una taverna, minacciando loro da parte di Dio che un grandissimo flagello aspettassero. — Io v’aviso, figliuoli miei — diceva egli, — che il primo che io in chiesa vedrò con gli occhi levati andar in qua e in lá balestrando, io a la presenza di tutti lo svergognerò e gli trarrò nel capo o messale o breviario che in mano averò. Non risparmierò la croce, non candelieri, né ciò che a le mani mi verrá, cosi vi veggio scostumati e mal viventi. — Continovò don Faustino questo suo modo di riprender i suoi popolani piú e piu volte, e spesso anco ne parlò privatamente con alcuni dei vecchi de la villa, e