Pagina:Bandello - Le Novelle, vol. 2, 1928 - BEIC 1972415.djvu/424

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Insomma tutta la cena fu piena di riso e di gioia, né mai il signor Pietro mi scrive — che pure per cortesia sua spesso mi manda lettere — che qui sempre non faccia menzione di questa beffa e che ancora non ne rida. Ma ora io non vo’ dirvi la beffa che fece a Massimigliano Cesare in Isprucco, che forse non fu meno faceta di questa.