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gagliardo, fece di modo che con la donna si domesticò ed amorosamente la godeva. Medesimamente un altro servidore milanese divenne anco egli in poco tempo di quella possessore e con lei di modo s’accordò che l’altro punto non se n’avvide. Ed ancor che di lei non so che si bucinasse, ella a cui piaceva troppo menar le calcole, punto non si turbò, pur che l’orto suo fosse ben innacquato, ed ora il milanese ora il lodigiano, secondo che l’agio v’era, a dosso si tirava. E dandosi costoro il miglior tempo del mondo con lei, avvenne che un prete de la contrada a cui ella piaceva, cominciò anco egli a domesticarsi seco e prender il possesso de la donna. Era il prete di pel rosso, giovine e nei servigi de le femine gagliardo, e molto a la donna piaceva; di modo che ad ogni ora ci era chi lavorava. E perché tutti erano del bresciano benvoglienti e conoscenti, praticavano domesticamente per casa, e tanto piú che i dui servidori albergavano ne l’ istesso palazzo ove albergava la donna. Andava spesso il bresciano a Milano per suoi affari, il che dava comoditá agli adulteri di far i fatti loro. Un di montò a cavallo esso bresciano con un suo fratello, e l’ora era molto tarda. La moglie gli chiese ove andava, a la quale egli disse : — Moglie, a me conviene esser domatina a Milano; per questo cavalcaremo tutta notte. — Or sia con Dio — disse ella. — Venne voglia a la donna di giacersi quella notte col prete, perché era gagliardo lavoratore, e l’ invitò a cena ed al letto, e per meglio cenare ella ordinò una buona torta. Aveva quella matina dato da desinare il bresciano a certi soldati suoi conoscenti che erano quindi passati, e per mostrarsi ben onorevole aveva messo su la tavola un gran tapeto dei signori di casa e fatto da desinare molto bene, onde era avanzata roba assai. Come fu sera ella diede a buon’ora cena al lavoratore e figliuoli, e sbrattatasi da tutti attese il prete che a l’ora debita venne, e per meglio porsi in appetito, si dispose correr con la donna due o tre miglia e scaricar lo stomaco innanzi cena. Ma a pena aveva egli corso un buon miglio che il milanese arrivò a la porta e forte picchiando disse chi era. Ella alora fatto entrar il prete ne la cantina del vino, lo fece appiattar dietro una botte, e andando ad aprir al milanese gli disse che fosse il