Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, I.djvu/408

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novella xxviii 405

sentito la venuta del marito di Camilla ed alcuni entrar nel letto in quella camera e udita la donna che era discesa, e a ciò che non si facesse fuoco, non ebbe mai la maggior paura al mondo, dubitando vinto dal sonno di cascar in basso ed esser da quei di casa morto. Da l'altra parte egli sentiva un freddo e gelato aere che giù per il camino discendeva, il quale fin a l’ossa gli penetrava. Fu egli più volte in pensiero di lasciarsi più soavemente che fosse possibile calar giù, sentendo quelli dormire che in camera erano, e fuor di camera uscire. Ma per non esser pratico de la casa non sapeva poi come uscirne o dove ritirarsi. Sentiva egli nei piedi dolor grandissimo per esser gli arpioni tondi e malegevoli a potervisi lungamente fermar su, di modo che a pena vi si poteva sostenere. Nondimeno, sperando pure la marina quindi esser cavato, con questa debole speranza andava se stesso ingannando, e a la bellezza de la donna pensava e talora tra sé diceva: — Questa che ora io soffro acerbissima pena non è tanta, che molto maggiore sofferir non si debbia per goder tanta bellezza e tanta leggiadria quanta è in costei. E come potrebbe ella conoscere che io perfettamente l’amassi, se per amor suo e questi e molti maggior perigli e più acerbe pene non sofferissi? — Con questi pensieri, da fervente amor aiutato, si dispose animosamente il tutto sopportare. Aveva, come già s'è detto, il barigello menato in corte l'accusatore e quello presentato dinanzi a Momboiero, il quale l’essaminò e minacciollo di darli de la fune e farli molti strazi, se egli non diceva la verità del caso occorso de l’omicidio de lo staffiero. Il pover uomo, che altro non sapeva se non aver veduto uno entrar in quella casa con la spada ignuda in mano, replicava quanto detto aveva. Il perché Momboiero comandò al barigello che di nuovo a la casa se ne andasse e ricercasse diligentemente per tutto. Egli v’andò, e picchiato fortemente fu quasi da tutti di casa il romor sentito. Onde il primo che si levò fu il canevaro, che si fece dar le chiavi e con licenza del padrone andò ad aprire. In questo mezzo il padrone de la casa si vestiva. Il barigello entrato in casa e del capo dato ne la camera ove Cornelio era, che il tutto aveva sentito e dubitava non esser da’ sergenti de la corte ricercato sotto