Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/240

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NOVELLA LII 237 quello gettò la spada che a lato aveva, e lagrimando confessò come per comandamento del nuovo soldano era venuto per ammazzarlo, e che per questo con quella stessa spada che egli voleva ammazzarlo che a lui desse ne' fianchi, perché meritava ogni male. Maometto alora cosi gli parlò: — A nessuno deve essere dubio che tu non sia un pessimo traditore, perciò che essendo stato più di trenta anni meco in un medesimo albergo e da me non essendo mai stato offeso, anzi avendo ricevuti mille piaceri, m’abbi ad instanzia d’altri voluto uccidere. Ma io non voglio usar teco quel castigo che meriti e che altri forse teco usarebbe. Adunque poi che io ti perdono, saperai che questi giorni passati questo crudelissimo parricida mi comandò che io d uccidessi, promettendomi premii grandissimi a fine che il suo voler mandassi ad essecuzione; il che io apertamente gli negai. Ora se tu farai per mio conseglio, tu anderai a trovar il tiranno e gli dirai come son da te stato morto e che ti voglia dar il premio che t’ha promesso. — Andò Cairn a trovar il soldano, il quale come lo vide, subito gli disse se aveva morto l’amico come imposto gli aveva. — Il tutto s’è essequito — rispose Cairn, — perché io l'ho ucciso. — Il soldano alora mostrando di voler festeggiare Caini, gli gettò al collo il braccio sinestro e con la destra cacciato mano ad una daga, gliela ficcò nel petto e se lo fece cader morto ai piedi. Né guari dopo stette l’ardito Maometto che benissimo armato andò ed entrò in camera del soldano. Subito che il soldano lo vide, in vista fuor di misura turbato gli disse: — Ahi can figliuolo di cane, tu sei vivo? tu vivi, traditore? — Io vivo — rispose arditamente Maometto, — e vivo in dispregio dei casi tuoi, perché con l'aiuto di Dio ho deliberato come meriti d’ammazzarti e far di te quello strazio che a la tua scelerata e trista vita si conviene, per fare in parte vendetta de la morte dei tuoi parenti e fratelli. — Il dir queste ingiuriose parole ed il cacciar mano a la spada fu tutto uno. E cosi diffendendosi il soldano quanto più poteva a la meglio che sapeva, si cominciò la mischia tra lor dui. Gli uomini del soldano ai quali la sceleratezza e crudeltà da lui commessa era in odio e desideravano che egli fosse morto, in soccorso di quello punto