Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/283

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PARTE PRIMA del chiamante re, ancor che noi conoscesse ma stimasse esser alcun viandante che per quei luoghi smarrito si fosse, incontinente usci di casa e disse: — Chi chiama? — 11 re accostatosi lo domandò dicendo: — Buon uomo, mi saperesti tu insegnar la via che mi conducesse ove il nostro re dimora? — L’alloggiamento del re — rispose il pescatore — è lontano di qui diece buone miglia. — Adunque ti piaccia — soggiunse il re — farmi la guida fin là, ché io ti pagherò molto cortesemente de la tua fatica e te ne resterò con obligo. — Se vi fosse il re Mansor in persona — disse il buon pescatore — e mi richiedesse di questo, io non presumerei condurlo a quest’ora a salvamento a la sua stanza, temendo tuttavia che egli in queste paludi non pericolasse. — Udendo ciò il re disse: — E che! appartiene a te prenderti cura de la vita del nostro re? che hai tu a far seco? — Oh — rispose il buon uomo, — il re da me amato è vie più che io non amo me stesso. — Seguitò alora il re: — Adunque t’ha egli fatto alcun grandissimo beneficio poi che tanto l’ami? Ma io ti veggio cosi poveramente in arnese e si mal alloggiato che non so ciò che me ne dica. — Alora gli replicò il pescatore: — Ditemi, gentiluomo, di grazia: qual più ricco bene e maggior beneficio posso 10 ricever dal mio re in questo mio povero stato che il bene ed utile de la giustizia e de la gran bontà ed amorevolezza clic egli usa nel governo di questi suoi popoli, e la unione e pace in che gli conserva, e tutti ci dipende da le incursioni degli arabi e da altri che cercassero molestarne e farci danno? Sotto l’ombra e protezione del nostro re, io povero pescatore insieme con mia moglie e mia povera famigliuola mi godo la mia povertà in pace, e attendendo senza paura a la pescagione de l’anguille, e le porto a le propinque ville a vendere e del guadagno me e i miei mantengo, e di notte e di giorno esco de la mia capanna e vi ritorno quando me ne vien voglia, né fra queste valli e luoghi selvaggi ci è mai stato chi m’abbia offeso; 11 che riconosco io dal mio re e ogni di prego Iddio e il suo gran profeta Maomà che conservino esso re. Ma voi, gentiluomo, che tutto séte molle da la passata pioggia, venite, se egli vi piace, a pigliar alloggiamento in questo mio albergo per questa