Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/31

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28 parte prima

Gandino la tormentava d’ogn’atto e cenno che vedeva, e che mai non cessava acerbamente di sgridarla; ma ciascuno pigliava piacer di tormentarlo. Per tutto questo non restava la buona moglie che non si intertenesse come comodamente poteva con questi e quelli, e in effetto mostrava poco curarsi di quanto il marito le diceva. Andava Gandino talora a Milano ove la signora aveva alcune liti, e nel viaggio altro mai non faceva con il servidore che seco in compagnia andava se non parlare di questa sua donna, e diceva infinite volte: — Oimè, ora che fa la mia cara consorte? chi le attende? chi la serve? chi ha di lei cura? Io so bene quando non ci sono come ella deve esser trattata e quanto bisogneria che io ci fossi, perché in quella corte è pochissima discrezione. La poverella mi deve certamente desiderare. Caminiamo di grazia e non perdiamo tempo a ciò che a buon’ora arriviamo a casa, ché io so bene che senza me ella non sta bene e patisce pur assai. — E cosí l’appassionato Gandino farneticando rompeva il capo, cavalcando, a colui che seco era, e voleva che il cavallo tanto caminasse quanto il suo cervello volava, ché aveva piú ale chimeriche che non hanno ale i parpaglioni, cosí variamente da la maestra natura dipinti. Ma, che peggio mi pare, egli era si impazzito dietro a questa sua moglie che in Milano mai non parlava con i senatori, avvocati, procuratori, notari o altri, che la moglie non ci intervenisse, dicendo a tutti quanto era gentile e bella e da la sua padrona favorita, di maniera che veniva in fastidio a tutti e si faceva conoscer che era di poca levatura e che aveva scemo il cervello, avendo venduto tutto il pesce che pur una scaglia sola non era ne la zucca rimasa. Onde fu la signora Clarice da un onorato cavaliere e conte avvertita che non mandasse piú Gandino a negoziare, perciò che tutti i negozi suoi erano in parlar de la moglie e de le sue mercadanzie che faceva, e poi ritirarsi con la signora sua consorte. Ché bene spesso, quando si trovava in parte ove la condizion sua non si sapesse, egli soleva farsi gran barone e dire che a casa sua era stato ricco, ma che trasportato da la giovinezza e amore aveva logorato il suo dietro a bellissime gentildonne ed al giuoco, e che a casa non