Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/393

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39° PARTE SECONDA da questo Lodrone, che ladrone ed assassino mi pare, volendo le cose altrui rubare, son qui venuta per conseglio ed aita. Io non vorrei con questo « verrò e ben farò » che Romeo mi scrive restar avviluppata, perciò che io son moglie di Romeo e consumato ho il matrimonio né d'altri che di lui esser posso, ed ancora che io potessi non voglio, perché di lui solo eternamente esser intendo. Mi bisogna mò l'aita vostra ed il conseglio. Ma udite quanto in mente m’è caduto di voler fare. Io vorrei, padre mio, che voi mi facessi ritrovar calze, giuppone ed il resto de le vestimenta da ragazzo, a ciò che vestita ch’io ne sia, possa la sera sul tardi o il inalino a buonissim’ora uscirmene di Verona che persona non mi conoscerà, e me n’anderò di lungo a Mantova e mi ricovererò in casa del mio Romeo. — Messer lo frate udendo questa favola non troppo maestrevolmente ordita e punto non piacendogli, disse: — Figliuola mia, il tuo pensiero non è da mettersi ad essecuzione, perciò che a troppo gran rischio tu ti porresti. Tu sei troppo giovanetta, delicatamente nodrita, e non potresti sofferire la fatica del viaggio, ché usa non sei a caminar a piede. Poi tu non sai il camino e andresti errando or qua or là. Tuo padre subito che non ti trovasse in casa, manderia a tutte le porte de la città e per tutte le strade del contado, e senza dubio di leggero le spie ti troverebbero. Ora essendo rimenata a casa, tuo padre vorrebbe da te intender la cagione del tuo [sartire cosi vestita da uomo. Io non so come potresti sopportar le minacce che ti fariano e forse le battiture che ti sarebbero dai tuoi date per intender la verità del fatto, e dove facevi il tutto per andar a veder Romeo, perderesti la speranza di rivederlo più mai. — A le verisimili parole del frate acquetandosi, Giulietta gli replicò: — Poi che l’avviso mio, padre, non vi par buono ed io vi credo, consegnatemi adunque voi ed insegnatemi snodar questo mio intricato nodo ov’ io, misera me, ora avviluppata mi trovo, a ciò che quanto possibil fia con minor travaglio, col mio Romeo possa trovarmi, con ciò sia cosa che senza lui è impossibil ch’io viva. E se in altro modo darmi aita non potete, aiutatemi almeno che non devendo essere di Romeo, io non sia di nessun altro. Romeo m’ha detto che voi séte gran