Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, III.djvu/213

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210 PARTE SECONDA a la veduta fanciulla, e tutti i suoi pensieri erano pur fitti in un solo pensiero: di poter parlar con quella. Cominciò adunque ogni di, ora a piedi ed ora a cavallo, come più in destro gli veniva, a corteggiarla, ed ogni volta che quella vedeva, che quasi era ogni tratto che per la contrada passava, le faceva con la berretta in mano riverenza, e di maniera con gli occhi a quella fisi la vagheggiava che di leggero chi veduto l’avesse del suo amore accorto si sarebbe. Ella che cortese e costumatissima era, ogni volta che il giovine gli faceva onor di berretta, modestamente col capo alquanto chino e con lieto viso l’onor ricevuto gli rendeva, di che Gian Battista meravigliosa consolazione sentiva, parendogli che ella non avesse a sdegno esser da lui amata. Durò alquanti di questa pratica, ogni di più infiammandosi il giovine e riposo nessuno non ritrovando se non tanto quanto la vedeva. Ebbe modo col mezzo d’una vecchia di scriverle un’amorosa lettera, ne la quale le diceva come ferventissimamente quella amava, con quelle affettuose ed amorevoli parole che questi giovinetti di prima piuma sogliono a le innamorate loro scrivere. Accettò la fanciulla la lettera e la lesse, ma altra risposta non le rese. Replicò l’innamorato Gian Battista un’altra lettera tutta piena d’amorose parolette, di suplichevoli preghiere, e le faceva instanzia grandissima che ella degnasse di prestargli una udienza segreta, perché le faria intender molte cose che non era da esser commesse a la scrittura e che le sarebbero care. A la giovanetta punto non dispiaceva d'esser vagheggiata ed amata da cosi nobile e ricco giovine, ed ancor che pari suo non fosse, sperava perciò che di leggero egli cosi potesse invaghirsi che per moglie la prenderebbe. Ella era ingegnosa ed avveduta molto, e chiaro comprese ciò che importava il gergo de l’audienza segreta. Gli rescrisse adunque ella ringraziandolo de l’amor che diceva di portarle, e che ella amava lui quanto ad onesta fanciulla apparteneva: di segreta audienza da lei avere, che non sperasse già mai, perciò che cotali audienze da lei si serbavano a colui che il padre le daria per marito. Avuta questa savia risposta, Gian Battista, essendo da l’amorosa tarantola morso ed il veleno troppo a dentro