Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, III.djvu/308

Da Wikisource.

NOVELLA XXXVII 305 dato luogo? voi a le fiamme nocive de l’amore avete aperto il petto e permettete che Tossa e le midolle a poco a poco vi consumino? Ma dove è, signor mio, l’altezza del vostro si chiaro, sottile e vertuoso ingegno? ov’è la cortesia, la magnanimità, con tante altre vostre doti che, aggiunte al valor vostro, ai nemici formidabile e spaventevole, agli amici amabile e ai soggetti riguardevole vi rendevano? Ciò poiché mi diceste ultimamente di voler fare se mia figliuola non vi compiace, non dirò io già mai che sia un atto di valoroso e vero re, ma ben potrò liberamente affermare esser viltà d’un pusillanimo e libidinoso uomo e atto di pessimo e crudelissimo tiranno. Ahi, sire, togliavi Dio simil pensier di capo, perciò che come voi cominciarete per vano appetito di libidine sforzar le donne dei sudditi vostri, questa isola non sarà più regno, ma si potrà veritevolmente chiamare un fiero bosco di ladroni e assassini ; ché dove non è giustizia, che cosa bella o buona si potrà dire che ci sia? Se voi potete con lusinghe, con promesse e con doni persuader a mia figliuola che pieghevole ai vostri appetiti si renda, io di lei mi potrò ben dolere come di giovine poco continente e non ricordevole de l’onestà dei suoi maggiori; ma di voi non saperò altro che dire se non che fatto avete come communemente gli uomini fanno, i quali tante donne cercano d’aver al piacer loro quante ponno, ond’ella resterà con vergogna, che per l’ordinario a simil impudiche donne rimane. Ora che poi mi dichiate che una donna abbia tanto imperio sovra voi quanto mi dite che Aelips v’ha, io creder non lo posso; ma son parole che ogni amante costuma dire per -mostrar che ferventemente ama. Ma pensate un poco come questo sia convenevole: egli è pur fuor d’ogni convenevolezza e ragione che chi deve esser suddito sia superiore, ed ubidisca chi deve comandare. Questa, sire, è la costanza, questa è la fortezza, questo è il valor de l'animo e la sicurezza che i popoli d’Inghilterra da voi aspettar ponno, e viver con la mente riposata d’aver un valoroso e magnanimo re? Io dubito assai che la prudenza, la giustizia, la liberalità, l’umana e si cortese cortesia, l’antivedere i futuri casi e provedergli, e quella indefessa e continova sollecitudine, M. Bandello, Novelle.