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IL BANDELLO

a l’illustrissima ed eccellentissima madama

anna di polignac

contessa de la Rocca Focault e di Sansera, prencipessa di Marsigliac e dama di Montegnac, Kaudan, Unzen, Vertoglio ed altri


Quanti e quanto vari, molto nobile e valorosa madama, siano gli accidenti che ogni giorno occorrono negli affari de l’amore, chi considera quanto differenti e diversi si veggiono gli ingegni e quanto vari gli appetiti e voglie degli uomini e de le donne, potrá di leggero conoscere. E ben che Amore adoperi le divine ed invisibili sue forze di maniera che molte volte si vede trasformar l’amante ne l’amato e totalmente cangiar natura e costumi, divenendo altri da quello che prima era, nondimeno quasi ordinariamente amore opera in un colerico d’una guisa e in un malinconico d’un’altra. Vedemo altresí diverse l’operazioni del flemmatico da quelle de! sanguigno ogni volta che l’amore nei petti loro alberga, imperò che egli non può tanto con le sue forze e focose fiamme ardere, cimentare e trasmutare l’uomo e nei continovi ed ardentissimi incendi affinarlo, che l’anima per lo piú de le volte non vada per il suo naturai camino seguitando le passioni del corpo. Il perché non è meraviglia se quell’amante si vede [sempre star in festa e gioia, ed ancora che la sua donna lo sprezzi e se gli scopra ritrosa, non accettando la servitú di quello, egli per tutto ciò non si dispera, ma quanto vede e quanto soffre tanto prende in grado, perché la sua natia disposizione è tale. QuelPaltro da l’idolo suo terrestre accarezzato e che per soverchia contentezza tocca il cielo col dito, sta pure di continovo tutto ingombrato d’amorosa passione ed in un mare d’allegrezza piange e sospira, sempre pieno e colmo di gelate paure. Altri M. Bandbllo, Novelle.